“Sei giorni per far risplendere l’Europa’’: come recita il motto ufficiale. Dal 14 al 19 ottobre 2024 si celebrano i progetti Erasmus+, la cittadinanza europea e le relative competenze nella settimana edizione degli #ErasmusDays. Promossa da tutte le Agenzie nazionali Erasmus+ con il patrocinio della Commissione Europea, questa edizione vuole mettere in luce la diversità culturale dell’Europa e le numerose opportunità di apprendimento che essa offre.
Oggi, sabato 19 ottobre, il Liceo Linguistico Falcone ha celebrato l’Erasmus Day 2024 invitando, dalle ore 10:00 alle ore 12:00, alcune classi del Liceo ad un incontro con l’attore di origini coreane Yoon Cometti Joyce sul tema dell’integrazione e dell’inclusione presso la palestra B della sede “Dunant”, divenuta spazio ibrido grazie ai fondi PNRR – “Piano Scuola 4.0 – Azione 1 – Next Generation Class – ambienti di apprendimento innovativi”.
L’incontro è stato aperto dal Dirigente Scolastico e dalla professoressa Corna, responsabile dell’internazionalizzazione; successivamente sono intervenute le studentesse della classe 5N, Mantecca Francesca, Manzoni Rosibel Maria e Morlotti Viola, per raccontare la loro esperienza di “mobilità internazionale” vissuta l’anno scorso.
A seguire ha preso parola l’attore Yoon C. Joyce, all’anagrafe Yoon Cometti. Nato in Corea nel 1975, a tre mesi è stato adottato da una famiglia bergamasca, a 13 anni si è trasferito a Roma per studiare recitazione, cosa che ha fatto poi anche al Centro Teatro Attivo di Milano e all’Actor’s Studio di New York, e oggi ha all’attivo più di 40 film, girati con gli attori e registi più celebri: tra gli altri, Martin Scorsese, Leonardo Di Caprio, Leonardo Pieraccioni e tanti altri.
Yoon Cometti Joyce è stato testimonial dell’IFF- Integrazione Film Festival, la rassegna di cinema internazionale dedicata all’integrazione interculturale.
Yoon ha parlato dell’importanza di superare le diversità culturali e i paradossi dell’identità etnica. In un vecchio articolo su L’Eco di Bergamo diceva: “Il cinema può essere un veicolo molto potente per cambiare un certo tipo di mentalità. Quello italiano ha molto potenziale, purtroppo però le storie sono ancora spesso difficilmente esportabili, con cast al 99% caucasici. Raggiungeremo un certo equilibrio quando personaggi di più etnie reciteranno ruoli principali senza dover giustificare il motivo per cui parlano perfettamente l’italiano. Pensiamo a Will Smith o Samuel L. Jackson, a qualcuno verrebbe mai il dubbio che siano statunitensi? Ma qualcosa per fortuna sta cambiando, da cinque anni non ricevo più proposte di personaggi minori e ridicoli, recentemente ho recitato nei panni di un neurochirurgo, di uno scienziato, di un ricco e potente uomo d’affari. Nessun accento straniero o cadenze strane. E questo, sono certo, è solo l’inizio”.
Oggi Yoon ci ha fatto riflettere su cosa sia davvero l’integrazione: non solo sinonimo di integrità e interazione tra italiani e stranieri immigrati ma convivialità delle differenze, comprensione e inclusione di tutte le diversità che caratterizzano la società italiana di oggi.
Personale scolastico